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Cenni sulla Biblioteca della Scuola Grande di San Marco

La Scuola Grande di San Marco, al cui interno da oltre due secoli è collocato l’Ospedale Civile dei Santi Giovanni e Paolo, è uno dei complessi culturali più prestigiosi di Venezia. Allo straordinario valore artistico della struttura architettonica, degli arredi e delle decorazioni si unisce la ricchezza delle collezioni archivistiche e bibliografiche. Per quanto riguarda il settore librario la Scuola Grande di San Marco ha una biblioteca di oltre 15000 volumi tra antichi e moderni che, con decreto ministeriale del 10 gennaio 1997, è stata definita di interesse eccezionale. Accanto a un ricco fondo moderno costituito da riviste, atti di congressi, miscellanee e volumi di carattere medico scientifico acquistati per il continuo aggiornamento professionale del personale medico, si trova una collezione antica di grande pregio, che nel corso del tempo è venuta accrescendosi grazie ai numerosi lasciti di privati e medici. Tra questi si ricordano Paolo Zannini, Giacomo Cini, Gaetano Marconi, Pietro da Venezia, Ernesto Bonvecchiato, Carlo Pasinetti, Giuseppe Jona, Fabio Vitali. Nel 1863 la biblioteca non annovera molti libri, nel 1880 arriva a 1000 volumi, nel 1898 a 5000, nel 1924 a 7565 testi, 2045 opuscoli e 326 riviste: questa continua crescita va ascritta in parte agli acquisti sostenuti dall’istituto ospedaliero ma soprattutto alle donazioni. All’interno del fondo antico figurano le colonne della medicina greca, Ippocrate di Cos con i suoi scritti di patologia e scienza medica, Galeno di Pergamo, di cui si contano all’incirca 52 testi, tra cui diverse edizioni dell’Opera omnia pubblicate dai Giunta, le opere di argomento anatomico e fisiologico.
Sono attestati in buon numero gli autori che, nel corso del Cinquecento, apportano una vera rivoluzione in campo anatomico: Andrea Vesalio con la sua De humani corporis fabrica libri septem nell’edizione stampata a Basilea da Joannes Oporinus; Gabriele Falloppio con un’edizione dell’Opera omnia pubblicata a Venezia nel 1584 da Felice Valgrisi, e diversi trattati (De morbo gallico, De compositione medicamentorum); Juan de Valverde con due edizioni dell’Anatomia del corpo umano, una veneziana e una romana; Realdo Colombo con il trattato De re anatomica. Non si possono non citare gli atlanti anatomici di grande valore scientifico e artistico di Paolo Mascagni, Antonio Scarpa o Samuel Thomas Sommerring. Molti dei volumi sono dotati di un ricco apparato illustrativo, di grandi tavole anatomiche spesso disegnate e intagliate da famosi pittori e incisori stranieri ed italiani, ad indicazione di come il disegno scientifico sia andato nei secoli configurandosi sempre più come strumento di indagine e di conoscenza, come veicolo di informazioni dotato di propria autonomia rispetto al testo stesso. La Biblioteca della Scuola Grande di San Marco da aprile 2014 è entrata nel Servizio Bibliotecario Nazionale attraverso il Polo Regionale Veneto. La catalogazione del materiale librario antico viene effettuata utilizzando il software Sebina Open Library. Particolare cura viene dedicata non solo alla descrizione bibliografica di ciascun testo ma anche alla rilevazione delle note d’esemplare, in particolare di note di possesso ed ex libris, al fine di ricostruire le raccolte che nel corso degli anni vi sono confluite.